Turismo, presenze in calo nelle Marche. Ancona – Rocchi: senza drammatizzare.


Presenze turistiche in calo, “senza drammatizzare”. Rocchi: “L’andamento marchigiano migliore di quello nazionale”. I primi dati.
“I problemi esistono, indubbiamente. Ma non drammatizziamo. Le Marche stanno registrando un andamento turistico nettamente migliore delle altre regioni. A giugno abbiamo avuto una contrazione degli arrivi e delle presenze, ma non a livelli allarmanti. Diciamo che le Marche rispecchiano la situazione nazionale, senza però subire quei pesanti contraccolpi che stanno mettendo in crisi il turismo italiano”.
L’assessore Lidio Rocchi è preoccupato, ma con moderazione. “Attendiamo i dati ufficiali di luglio, agosto e settembre: i mesi più significativi per il turismo marchigiano. Poi potremo elaborare valutazioni definitive, tenendo presente che è cambiato il modo di fare vacanza. La crisi economica che ha colpito il ceto medio, ad esempio, ha spinto le famiglie a disertare gli alberghi, per trascorrere le ferie nelle abitazioni private, che sfuggono alle rilevazioni statistiche, non avendo l’obbligo della denuncia. A Numana, solo per fare un esempio, si segnalano 6 mila alloggi affittati nel periodo estivo. Le presenze di questi turisti non entreranno, però, nella rilevazione della stagione”.
I problemi sono noti. L’assessore al Turismo ne elenca alcuni: “Il 2004 sarà una stagione condizionata dall’andamento negativo dell’economia nazionale, dal cattivo tempo, dalla costante tendenza a ridurre i giorni di ferie, diversificandoli nell’arco dell’anno. L’aumento generalizzato dei prezzi, poi, ha contribuito a orientare le scelte dei turisti, specie quelle degli stranieri. L’Italia non è competitiva neanche rispetto ad altri Paesi turisticamente concorrenti dell’area euro. Francesi e tedeschi, anche loro in sofferenza economica, optano, di conseguenza, per destinazioni ritenute più convenienti”.
Secondo Rocchi, il migliore risultato marchigiano rispetto, a quello nazionale, è dovuto “alla promozione attuata dalla Regione e al lavoro svolto dagli operatori privati. È cresciuto il livello dei servizi e delle strutture, oltre la qualità dell’accoglienza. Per questo non condivido il catastrofismo di molti, che rilevo dalla lettura dei quotidiani. Drammatizzare non aiuta a risolvere i problemi. L’organizzazione turistica creata nelle Marche sta assolvendo egregiamente ai compiti assegnati. I problemi sono a monte. Iniziando da una maggiore considerazione del comparto turistico, soprattutto economica, da parte del governo centrale”.


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Turismo,_Arrivi_e_Presenze,_gen-giu_2004.doc

Cronaca, 2004-08-05