Politiche Attive del Lavoro. Ancona – presentato il piano annuale (32 milioni di euro).
PRESENTATO IL PIANO ANNUALE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO 2004 CHE DESTINA
32 MILIONI DI EURO. UN DECALOGO PER CENTRARE GLI OBIETTIVI.
Sono circa mille i lavoratori che stanno usufruendo dei benefici dell'accordo,
stilato nel marzo scorso tra la Regione Marche e il Ministero del Lavoro,
che destina 8 milioni di euro a favore delle aziende in crisi del settore
calzaturiero del maceratese e dell'ascolano. Piu` precisamente 970 persone
di cui 905 in Cassa integrazione straordinaria e 65 in proroga di mobilita`.
' Segno che, ahime`, avevamo visto giusto ' ha commentato l'assessore regionale
al Lavoro , Ugo Ascoli - nel cercare e ottenere risorse per sviluppare la
rete degli ammortizzatori sociali nel settore al momento piu` in crisi della
nostra regione.' Il dato, aggiornato a questa mattina, e` stato comunicato
dallo stesso assessore nel corso della conferenza stampa di presentazione
del Piano annuale delle politiche attive del lavoro 2004, approvato ieri all'unanimita`
dalla giunta regionale e che sara` operativo da ottobre prossimo. Ascoli ha
poi anche annunciato il trasferimento da parte del Ministero del Lavoro di
ulteriori due milioni di euro di risorse europee alle Marche (dopo i 7 milioni
di premialita` dalla UE gia` redistribuiti alle quattro Province) che serviranno
a progetti specifici, espressamente richiesti per la riorganizzazione del
settore calzaturiero e pellettiero.
Nell'illustrare il Piano annuale delle Politiche attive del
Lavoro, l'assessore ha tenuto a sottolineare la mole di risorse che saranno
impegnate e gestite direttamente dalla Regione: oltre 32 milioni di euro,
di cui la gran parte (18 milioni e 700 mila euro) dal Fondo Sociale Europeo
(FSE) che comprende una programmazione finanziaria complessiva per le Marche
di 51 milioni di euro, dei quali altri 32 trasferiti alle Province. 'Immettiamo
cosi` a favore delle Politiche attive del lavoro, circa 100 miliardi delle
vecchie lire. E per fortuna c'e` l'Europa ' ha ironizzato Ascoli- che ci permette
di progettare e attuare interventi strategici e di offrire cosi` alla collettivita`
la garanzia di un piano concertato del Lavoro che ha ricevuto il parere favorevole
unanime delle forze sociali e di cui siamo soddisfatti e convinti . Rispetto
allo scorso anno e` un Piano piu` condensato nelle linee strategiche ed e`
il frutto di studi , ricerche e seminari che ci hanno permesso di focalizzare
con maggiore attenzione sia gli obiettivi, sia le nuove esigenze del mercato
del lavoro. ' Il Piano annuale, infatti, si concentra in un decalogo di priorita`
che al primo punto prevede il potenziamento e la massima qualificazione dei
servizi pubblici per l'impiego ( 13 in tutte le Marche). Una linea strategica
declinata anche sulle finalita` della nuova legge regionale sul mercato del
lavoro ( la prima proposta di legge di una regione italiana dopo la Legge
30, cosiddetta Legge Biagi) , approvata ieri dall'esecutivo regionale, che
sara` portata all'esame in aula ad ottobre per essere, con tutta probabilita`,
approvata entro la fine dell'anno. Le altre priorita` del Piano riguardano
la promozione e la valorizzazione dell'apprendistato, una maggiore intensita`
di azioni per l'inserimento dei giovani con medio-alto livello di istruzione
nel mercato del lavoro ( a cui e` destinata la fetta piu` ampia dei fondi
disponibili, 9 milioni e 782 mila euro). Altro punto fondamentale del Piano
sara` la riduzione della precarieta` del lavoro femminile e l'aumento della
buona occupazione. Inoltre, ulteriori interventi riguardano l'inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati, dei disabili e l'integrazione degli
immigrati nel mercato del lavoro. I tre ultimi punti delle dieci priorita`
si riferiscono alle 'nuove ' esigenze del mercato del lavoro: individuare
nuovi strumenti per affrontare le crisi aziendali di settore e di territorio;
promuovere la formazione continua nel pubblico e nel privato, anche attuando
un sistema di certificazione delle competenze e favorire il ricambio generazionale
alla guida delle nostre piccole e medie imprese.
Cronaca, 2004-08-04