L’agricoltura riscopre la sua centralità.
Ancona – approvato il PAR (Piano Agricolo Regionale)

APPROVATO IL PIANO AGRICOLO REGIONALE-PAR.
NON SOLO AGRICOLTURA. CENTRALE IL RUOLO DELL’AZIENDA, CHE DEVE CRESCERE IN COMPETITIVITA’ CON RICERCA, INNOVAZIONE, ASSISTENZA TECNICA, CREDITO, RICAMBIO GENERAZIONALE.

Un Piano di riferimento per l’agricoltura in primo luogo, ma anche per lo sviluppo delle aree interne, la salvaguardia ambientale e il paesaggio, l’ospitalità, con una grande attenzione ai temi della sicurezza alimentare, anche attraverso una politica di educazione mirata.
E’ il Piano Agricolo Regionale approvato dalla giunta e che inizia ora il suo iter legislativo.
“L’agricoltura riscopre la sua centralità – ha detto l’assessore Luciano Agostini –, esce da una logica settoriale e assume autorevolmente il ruolo di produttrice di servizi per l’intera collettività.” L’agricoltura è infatti chiamata anche a svolgere un ruolo di guida nella rigenerazione degli elementi di base come aria e acqua e nella salvaguardia del territorio: un ruolo che gli viene riconosciuto anche dalle politiche comunitarie, attraverso il rafforzamento del peso, all’interno degli strumenti di sviluppo rurale, delle misure agroambientali, che prevedono una compensazione in denaro per gli impegni assunti dagli agricoltori.
Agostini sottolinea che il lavoro sul Piano è stato lungo e complesso e si è arrivati a un documento concertato in tutti gli aspetti non solo con i protagonisti del mondo agricolo, le categorie, ma anche con altri soggetti del quadro produttivo-sociale-istituzionale della regione.
L’assessore precisa che il Piano riconduce a unità tutto l’impianto della programmazione e legislazione in agricoltura, in una situazione dove sono già stati assunti Piani di settore (Piano zootecnico), altri se ne stanno mettendo a punto (Piano vitivinicolo), il Piano di sviluppo rurale è stato adeguato dopo l’esperienza dei primi tre anni, la politica della qualità dei prodotti e quella di “marchio” hanno loro riferimenti normativi, così come è stato riordinato l’intervento per i servizi di sviluppo alle imprese.
Sette gli obiettivi generali individuati dal Piano per accompagnare questa fase delicata, contrassegnata dalla riforma della Politica agricola comune e dall’allargamento dell’Europa.
Innanzi tutto il sostegno alle attività produttive, con l’attenzione rivolta al miglioramento della competitività aziendale e quindi alla ricerca, innovazione, assistenza tecnica, sviluppo della qualità di prodotto e processo, promozione, miglioramento delle condizioni di accesso al credito, ricambio generazionale. In particolare quest’ultimo aspetto è molto sentito in una regione come le Marche dove è bassissima la percentuale di giovani che lavorano in agricoltura: solo il 6% delle imprese è gestito da agricoltori al di sotto dei 44 anni.
Riassumendo questi gli obiettivi:
o Sostegno alle attività produttive delle imprese
o Adeguamento dei servizi di sviluppo
o Affermazione del sistema qualità
o Promozione e valorizzazione delle produzioni regionali
o Tutela dell’ambiente e conservazione dello spazio rurale
o Mantenimento del tessuto sociale nelle aree interne e attività integrative di reddito
o Individuazione dei distretti rurali quali aree preferenziali di intervento
ASPETTI FINANZIARI DEL PIANO - Le risorse nel bilancio sono di circa 145 milioni per gli anni 2004-2005-2006, che non comprendono le risorse che attivate con la Pac e quelle del Psr, che prevede, quest’ultimo, circa 18 milioni annui.
QUALCHE DATO TRATTO DAL DOCUMENTO
o 707.000 ettari pari al 70% del territorio di superficie gestito da aziende agricole,
o 504.000 ettari (il 52% del territorio) di SAU, Superficie agricola utilizzata,
o 66.283 le aziende agricole con 24.826 occupati,
o 1.229 gli allevamenti di bovini della razza marchigiana.

Cronaca, 2004-07-12