Serial Killer.
Da Luigi diventa horror-chalet.
Al via “Serial Killer”, la serata splatter dello chalet Da Luigi
Quando lo chalet una sera a settimana diventa horror-chalet.
Il clima, l’ambientazione è quella splatter, carnevalesca della parodia di situazioni horror estreme, in cui il cattivo gusto lascia spazio alla simpatia e all’esagerazione.
Niente meraviglie se ieri (domenica 27 giugno) all’ingresso dello chalet, oppure nella zona della pista, manichini insanguinati, braccia, tagliate e appese qua e la, e teste mozze…vi hanno dato il benvenuto!...tutto faceva parte della scenografia!
Senza dubbio ciò che ha fatto la differenza è stata la presenza di tre dj che si sono alternati in console, ognuno con il proprio stile, ma cercando di seguire un’unica linea comune, quella della musica house.
Il residence dj Marco Coccia, Sergio Dub, Maurizio Zerb, li abbiamo intervistati e ci hanno raccontato qualcosa in più sulla scelta di un nome così forte per la serata.
“La situazione è quella del party house”- ci dice dj Marco- “Si esce dal solito schema della spiaggia”.
“Quella house è una musica non capita, che nelle nostre zone, non è molto utilizzata”- racconta dj Maurizio.
“Con questo tema abbiamo voluto far capire subito alle persone la serata, in cui centrale è quella musica di tendenza che negli altri locali non si sente” – conclude dj Sergio-.
Lo chalet ha regalato numerosi gadget a tutti gli intervenuti, magliette bianche e nere, con il marchio della serata “Serial Killer.
Nuove sorprese e altri gadget (che diventeranno sicuramente ricercatissimi) sono in arrivo nelle prossime settimane.
L’animazione è stata curata dall’art director Massimiliano Babucci che grazie ai suoi ragazzi abbiamo assistito ad una scena di “cacciatore e prede” in cui un “serial killer” cercava di catturare 3 bellissime ragazze, che però riescono a salvarsi…
Allo chalet “Da Luigi”, ci rendiamo conto che ce n’è veramente per tutti i gusti, si va dalla festa brasiliana a quella cubana al revival italiano, fino a quella estrema di musica house inserita in un ambiente…decisamente fuori del comune!
Cronaca, 2004-06-28