Coesione Economica e Sociale. Ancona – D’Ambrosio illustra il parere a Bruxelles.


Mercoledì 16 giugno, a Bruxelles presso la sede del Parlamento europeo, D’AMBROSIO ILLUSTRA IL PARERE SULLA COESIONE ECONOMICA E SOCIALE ALL’ASSEMBLEA PLENARIA DEL COMITATO DELLE REGIONI D’EUROPA.
Il presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio, interverrà, mercoledì 16 giugno prossimo, all’Assemblea plenaria del Comitato delle Regioni d’Europa per illustrare, insieme al tedesco Shneider, il parere sulla “Terza relazione sulla coesione economica e sociale” - Comunicazione della Commissione. La riunione avrà luogo presso la sede del Parlamento europeo di Bruxelles, nell’edificio intitolato a Paul Henri-Spaak.
Si tratta di un pronunciamento politico importante, anche se consultivo, che Parlamento, Commissione e Consiglio europei non potranno non tenerne conto. In gioco c’é il futuro della politica di coesione sociale ed economica dell’Unione europea, passata da 15 a 25 Paesi dal 1° maggio scorso. Le misure e gli strumenti di tale politica sono decisivi per superare le disparità sociali, economiche e territoriali, non solo tra gli Stati membri o tra loro territori, ma anche tra aree all’interno delle singole regioni o realtà territoriali. Il parere delle regioni europee, che dà un giudizio positivo sulla proposta della Commissione di assegnare 336,3 miliardi di euro alle future politiche di coesione, è stato già approvato all’unanimità dalla competente commissione del Comitato delle Regioni d’Europa.
“Se il parere delle Regioni – ha affermato D’Ambrosio – verrà fatto proprio dalla Commissione Europea e tradotto nei conseguenti regolamenti, importanti saranno le ricadute anche per la Regione Marche, ricompressa nel nuovo obiettivo 2 “Competitività ed occupazione”, sia in termini finanziari che in termini di tipologia di interventi ammissibili ai finanziamenti comunitari.
E’ quindi fondamentale utilizzare questo periodo che precede l’inizio della nuova programmazione comunitaria, per elaborare una strategia regionale che, partendo dalla identificazione dei principali nodi che ostacolano lo sviluppo, individui le linee per una crescita equilibrata e diffusa dell’intero territorio regionale.
Decisiva è anche l’individuazione del nuovo obiettivo 3 “Cooperazione territoriale” che riguarda la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale, ambiti nei quali la Regione Marche ha maturato una esperienza molto significativa.
Il riconoscimento dei confini marittimi nel quadro della cooperazione transfrontaliera permetterà, infatti, un allargamento consistente delle relazioni e degli interventi che, attualmente, la Regione Marche sta realizzando nell’area adriatica e nel sud-est europeo, avvalendosi delle risorse comunitarie e dello Stato italiano”.
Cronaca, 2004-06-14