PEDEMONTANA FABRIANO-MUCCIA. Ancona - LA GIUNTA APPROVA IL PROGETTO DELLA
La Regione ha finanziato con fondi propri (44, 436 milioni di euro) il primo
tratto della Sfercia-Muccia e della Fabriano-Muccia.
Il progetto preliminare della strada pedemontana Fabriano-Muccia (asse viario
Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna) è stato approvato
dalla Giunta regionale. Con tale deliberazione la Regione ha accertato la
conformità urbanistica e aderito all’intesa con lo Stato, decisione,
quest’ultima, che conferisce al progetto la qualità di automatica
variante agli strumenti urbanistici comunali.
Il tracciato della Pedemontana si sviluppa in senso nord-sud attraverso le
province di Ancona e Macerata, mettendo in relazione la grande viabilità
costituita dalle SS 76 e 77. La Pedemontana sviluppa, globalmente, 42,47 chilometri
ed è stata suddivisa in cinque lotti che interessano i comuni di Fabriano,
Cerreto D’Esi, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Camerino e Muccia.
Questo atto completa la procedura regionale, per quanto concerne la competenza
urbanistica e ambientale, relativa all’intero progetto Quadrilatero
che comprende, oltre alla Pedemontana, il completamento della SS 76 (Ancona-Perugia),
la SS 77 (da Civitanova a Pontelatrave II) e le trasversali, da Sarnano a
Tolentino e da Pontelatrave II a Colfiorito.
E’ stato un lavoro tecnico di valutazione e istruttoria molto complesso
e delicato, che ha impegnato intensamente gli Uffici regionali competenti,
un lavoro che ha permesso di accelerare le approvazioni dei vari progetti
in sede pre Cipe e poi al Cipe. La Regione ha accertato sia la valutazione
di impatto ambientale che la conformità urbanistica, convocando decine
di Conferenze di Servizi e coordinando l’attività dei tecnici
dei comuni interessati dal passaggio dei vari tratti stradali.
“Contano i fatti – ha affermato il presidente D’Ambrosio
– e la Regione da anni è impegnata, nell’ambito delle sue
competenze, perché le Marche abbiano le infrastrutture necessarie.
Il lavoro compiuto è stato enorme, politico e amministrativo, a partire
dall’Intesa istituzionale di programma firmata nel ‘99 col governo
D’Alema. Ci abbiamo creduto talmente in questo progetto che la Regione,
con i fondi propri della ricostruzione, ha stanziato già da un anno,
per realizzare le opere del Quadrilatero, 44,436 milioni di euro (circa 90
miliardi delle vecchie lire) : 15,853 milioni per il primo tratto della 77
(Sfercia-Muccia), di competenza ANAS, e 28,583 milioni di euro per il tratto
pedemontano Fabriano-Matelica. Il lavoro non finisce certamente qui: la Regione
dovrà infatti provvedere, alla luce dei Decreti del Cipe, alle intese
con i Comuni per salvaguardare le aree impegnate e le relative fasce di rispetto
della strada. Questi sono fatti oggettivi. Così come sono oggettivi
i motivi per cui la Regione non è stata presente all’incontro
tra il vice ministro Baldassarri e la Giunta del comune di Ancona, motivi
già ampiamente indicati nel comunicato del 18 maggio scorso, e che
possono sintetizzarsi nell’osservazione che la Regione incontra e tratta,
da sempre, con le istituzioni governative competenti a decidere. Ovviamente,
il Presidente non ha né chiesto, né tantomeno preteso nulla
circa le modalità di un incontro al quale la Regione aveva deciso di
non partecipare. Ribadito che la realizzazione delle infrastrutture in questione
è esigenza prioritaria, ma non esaustiva nella programmazione regionale,
tutto il resto si colloca sul terreno delle polemiche preelettorali, che non
appartiene e non interessa alla giunta regionale.”
Cronaca, 2004-06-01