Collegamento del porto di Ancona alla grande viabilità e nuova rete ferroviaria. Ancona – la Regione è la sede per concertare i progetti.


La Giunta regionale stigmatizza l’iniziativa del vice ministro Baldassarri di presentare, in Consiglio comunale di Ancona, la cosiddetta soluzione riguardante la viabilità di collegamento al porto.
Tale opera, compresa tra quelle strategiche oggetto dell’intesa Generale Quadro tra Stato e Regione Marche firmata il 24 ottobre 2002 è stata materia di studio e di confronto tra gli organismi tecnici del Ministero e della Regione e da ultimo è stato affidato all’Anas l’approfondimento di una soluzione progettuale cosiddetta “ad ovest”.
L’intesa definitiva dovrà essere formalizzata tra Regione e Ministro delle infrastrutture, così come concordato nell’incontro del 30 aprile scorso tra il ministro Lunardi e il presidente D’Ambrosio.
Infatti, il collegamento del porto di Ancona, che è un porto a carattere nazionale, con la grande rete della viabilità, è un problema di generale interesse per tutta la regione e non può, pertanto, essere oggetto di discussione al solo interno del Consiglio comunale di Ancona. Tantomeno l’eventuale soluzione cui fosse pervenuta l’Anas, può essere qualificata come derivante dalla decisione politica di chi non ha competenze in materia di infrastrutture né ha firmato l’intesa Stato-Regione.
Pertanto al di là delle convinzioni personali del Vice-ministro presentate in anteprima nelle iniziative pre-elettorali di partito, le soluzioni tecniche dei progetti viabilistici sul porto e quelle relative alla rete ferroviaria delle Marche, non potranno trovare una sede diversa di concertazione, se non quella della Regione Marche, che ha più volte riaffermato la disponibilità al confronto, avendo come base, per la prima questione, le soluzioni indicate dal Consiglio comunale di Ancona.
Cronaca, 2004-05-18