Sede Universitaria.
S. Benedetto T. - l’accordo per la sede universitaria va in Consiglio comunale

 

Il Presidente del Consiglio comunale Giorgio De Vecchis ha convocato per lunedì 3 maggio alle 19,30 il Consiglio comunale per discutere 17 punti all’ordine del giorno. Numerose le interrogazioni, le mozioni e gli ordini del giorno in calendario.
Tra i punti in discussione si segnalano:
- l’approvazione dell’accordo di programma per il recupero dell’ex istituto “Vannicola” con il Comune di Offida (proprietario dell’immobile) e Provincia di Ascoli che realizzerà i lavori. Si tratta dello stesso testo che il Consiglio provinciale ha approvato il 16 marzo scorso. Nell’edificio di via del Mare a Porto d’Ascoli, che sarà ristrutturato e ampliato, troveranno posto il Centro per l’impiego (ex ufficio di collocamento), la Scuola di Formazione professionale e il corso di laurea in “Economia, mercati e gestione dell’impresa” dell’Università di Ancona che aprirà i battenti il prossimo anno accademico. Il costo complessivo dell’intervento è stimato in 6,8 milioni di euro, di cui 1,3 provenienti da finanziamenti europei, 3,2 da accensione di mutuo con la Cassa depositi e prestiti e 2,3 milioni attraverso un “project financing” per la gestione del parcheggio interrato. Con la stipula dell’accordo, il Comune di S. Benedetto s’impegna a contribuire all’onere di rimborso dl mutuo che accenderà la Provincia versando a quest’ultima 130.000 euro all’anno per 20 anni.
- L’approvazione del documento di indirizzo scaturito dall’apposita conferenza regionale indetta nel dicembre 2003 per l’istituzione della Riserva naturale regionale della Sentina.
- L’adozione definitiva alla Variante al Piano Regolatore per consentire la realizzazione della nuova sede della Casa di cura “Stella Maris” in zona Ragnola.
- La mozione proposta dal capogruppo della Lega Nord Vincenzo Rosini che impegna la Giunta a riportare in Consiglio la discussione sull’insediamento commerciale in largo Mazzini proposto dalla ditta Central Frigor. La proposta fu bocciata dal Consiglio comunale nel giugno 2002 ma il TAR delle Marche ha annullato la delibera per carenza di motivazioni. Con la mozione, Rosini chiede che il Consiglio si esprima nuovamente in modo inequivoco per il “no” al supermercato e, contestualmente, che l’Amministrazione presenti ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Cronaca, 2004-04-29