Verificare le modalità di preparazione dei pasti e delle quantità
delle pietanze, delle condizioni igieniche degli ambienti e delle attrezzature
ed ancora formulare proposte e suggerimenti su eventuali modifiche atte
a migliorare il servizio.
E’ quanto prevede l’apposito disciplinare che regola il
funzionamento della Commissione Mensa.
La Commissione è composta da 2 rappresentanti dei genitori designati
da ogni scuola in cui sono presenti una cucina e/o un refettorio, un
rappresentante della Asl (in qualità di organo di vigilanza e
di controllo), un rappresentante dell’Amministrazione Comunale,
un cuoco della scuola ed un rappresentante della ditta fornitrice delle
derrate alimentari.
La Commissione funziona avvalendosi di una componente fissa ed una variabile
nel senso che i rappresentanti dei genitori e i cuochi si diversificano
a seconda del plesso mentre il rappresentante dell’Amministrazione
Comunale, della Asl e della ditta fornitrice delle derrate alimentari
restano gli stessi per l’intero servizio di refezione. I rappresentanti
dei genitori restano invece in carica per il periodo di frequenza scolastica
dei propri figli nel plesso ove si usufruisce del servizio mensa.
Tra i compiti della Commissione, il controllo sulla preparazione dei
pasti e la verifica delle quantità distribuite nel rispetto della
tabella nutrizionale in vigore. Inoltre può verificare le condizioni
igieniche degli ambienti di cucina e delle attrezzature utilizzate dal
personale per la preparazione dei pasti nonché proporre suggerimenti
su eventuali modifiche atte a migliorare il servizio.
“Nonostante il non indifferente impegno finanziario– ha
detto l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri –
abbiamo sempre detto no alla cucina unica centralizzata che pure avrebbe
comportato un notevole abbattimento dei costi ed abbiamo invece puntato
sulla qualità mantenendo e migliorando le cucine esistenti. Inoltre
con la ditta Camst, che fornisce le derrate alimentari, oltre all’avvio
di un progetto di educazione alimentare con i bambini delle scuole elementari,
abbiamo previsto l’inserimento graduale di prodotti biologici.
Ed ora, con l’approvazione del disciplinare per il funzionamento
dell’apposita Commissione Mensa (peraltro già deliberata
dalla Giunta Comunale nei mesi scorsi) rendiamo ancora più trasparente
la gestione di queste mense, facendo partecipare in prima persona anche
i rappresentanti dei genitori che potranno così controllare la
qualità e la quantità del cibo che forniamo ai bambini.
Vorrei sottolineare – ha aggiunto Gianni Silvestri – come
in questi anni abbiamo sempre posto una cura particolare nel confezionamento
dei cibi e nella loro diversificazione, offrendo prodotti sempre freschi
e menù settimanali stabiliti dal Servizio igiene degli alimenti
e della nutrizione del Dipartimento di prevenzione della Asl 13”.
Ascoli Piceno, 2/4/2004