La commercializzazione del vino vale il 10 per cento della Produzione
lorda vendibile (Plv) regionale. In pratica, 10 euro su ogni 100 fatturati
in agricoltura provengono dal settore enologico. Nonostante la congiuntura
economica difficile e due anni di andamenti climatici sfavorevoli, il
comparto conferma la sua posizione leader nel sistema agroalimentare
marchigiano, soprattutto grazie ai vini Doc, che ne rappresentano l’eccellenza.
A Verona, nell’ambito del Vinitaly - il Salone internazionale
del vino e dei distillati, il più importante appuntamento del
settore vitivinicolo, a livello mondiale – le Marche intendono
confermare i progressi compiuti negli ultimi anni, proponendo l’eccellenza
enologica regionale. Le iniziative in programma e le scelte operate
dalla Regione sono state illustrate nel corso di una manifestazione
promossa presso il Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona. “Vinitaly
– ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura,
Giulio Silenzi - rappresenta un appuntamento molto importante per le
nostre aziende. A Verona ci presentiamo con un’immagine rinnovata,
perché vogliamo legare strettamente il prodotto con il territorio.
Abbiamo realtà stupende, incantevoli, che vanno fatte scoprire
e, pertanto, il vino rappresenta una chiave di lettura di questi territori,
delle loro ricchezze culturali, artistiche, ambientali e della nostra
enogastronomia”. Alla 38a edizione del Vinitaly (1 – 5 aprile
2004), la Regione Marche si presenta con un stand di oltre 1.000 metri
quadrati, nel quale sono ospitati 69 produttori di vino, tra i più
qualificati a livello locale. Altri 26 produttori partecipano alla manifestazione
in maniera autonoma, occupando gli spazi messi a disposizione dagli
organizzatori. Le Marche sono presenti ai Padiglioni 7 (stand D7 –
C6/7/8) di Vinitaly e “G” di Sol: Salone dell’olio,
perché Verona non è solo vino, ma anche olio di qualità.
Al Sol partecipano 6 aziende oleicole e il Consorzio regionale Marche
Extravergine, che rappresenta altre 20 aziende del settore. Lo stand
della Regione Marche, inoltre, ospita una postazione di RadioDue Rai
che trasmette, in diretta, tutti gli eventi del Vinitaly. La scelta
della Rai premia il lavoro svolto dalle Marche nel settore enologico,
che ha permesso di raggiungere buoni risultati a livello qualitativo.
“Le Marche – ha continuato Silenzi - vogliono presentarsi
con i tre personaggi (Rossini, Leopardi, Raffaello) più famosi,
che hanno caratterizzato la storia di questa regione: musica, poesia
e arte. L’immagine complessiva della nostra regione, infatti,
non si fonda solo su un prodotto, ma è frutto di un insieme di
valori che fanno delle Marche un territorio unico, irripetibile, misterioso
e, pertanto, da scoprire. Un territorio che privilegia la tipicità,
in quanto dietro a un’agricoltura di qualità ci possono
essere potenziali economici importanti per dare lavoro e ricchezza a
tanti marchigiani”.
Su circa 20.000 ettari di superficie vitata (pari al 3,9% della Sau
– Superficie agricola utilizzata - regionale) operano circa 27.700
aziende viticole, la cui superficie media è di 0,98 ettari. Analogamente
a quanto è accaduto a livello nazionale, negli ultimi anni si
è verificata una contrazione della superficie vitata e del numero
delle aziende, con ripercussioni negative sulla quantità e valore
della produzione. A questa flessione numerica, il settore ha reagito
puntando sulla qualità. Scelta che ha portato, nel 2000, la superficie
Doc a circa 7.150 ettari (8.854 nella vendemmia 2002/2003), pari al
3% sulla produzione Doc nazionale. La produzione media degli ultimi
tre anni si aggira intorno al 1,3 milioni di ettolitri di vino complessivo
(certificato e non); circa il 60% del prodotto regionale è bianco,
il resto rosso e rosato. Oltre il 60% del vino prodotto è da
attribuire alle aziende di trasformazione (cooperative, cantine sociali
ed aziende
vinicole), il resto direttamente alle aziende vitivinicole. Da segnalare
una realtà produttiva biologica, con 21 aziende viticole nel
2000. Sul piano della qualità, le Marche offrono un ventaglio
di 12 Doc (tabella seguente).
Denominazione |
Aziende iscritte all’Albo (n.) |
Superficie
iscritta
(Ha) |
Produzione
di vino certificata (Hl) |
Verdicchio dei Castelli di Jesi |
1.251 |
2.875 |
146.073 |
Rosso Piceno |
1.020 |
2.340 |
97.344 |
Verdicchio di Matelica |
157 |
323 |
16.150 |
Rosso Cònero |
111 |
380 |
18.860 |
Colli Maceratesi |
83 |
156 |
4.288 |
Vernaccia di Serrapetrona |
13 |
47 |
1.354 |
Esino |
599 |
1.045 |
15.370 |
Lacrima di Morro D’Alba |
47 |
138 |
8.630 |
Bianchello del Metauro |
373 |
528 |
13.580 |
Colli Pesaresi |
325 |
468 |
10.157 |
Falerio dei Colli Ascolani |
154 |
471 |
22.806 |
Offida |
73 |
83 |
2.886 |
(fonte: dati camerali – vendemmia 2002/2003)