Piano spiaggia, sei ore di dibattito e poi… nulla di fatto

Sei ore di discussione sulla variante al Piano regolatore della spiaggia per poi scoprire, al momento del voto (erano le 2,30 del mattino) che le possibili incompatibilità di alcuni consiglieri, unitamente all’uscita dall’aula della minoranza e all’assenza di due consiglieri di maggioranza, rendevano irraggiungibile il quorum per approvare la delibera. Non solo, ma l’intera discussione sarebbe stata viziata dalla partecipazione dei consiglieri incompatibili. Per cui, si ricomincerà da zero in una prossima seduta del civico consesso.
E’ finita così la seconda seduta consiliare (la prima si era svolta il 30 settembre) dedicata all’importante strumento urbanistico che aveva visto alternarsi ai microfoni esponenti di ogni schieramento. Ciò dinanzi ad un folto gruppo di concessionari, alcuni dei quali, non senza il richiamo del presidente De Vecchis, hanno anche srotolato striscioni e cartelli di forte critica al Governo e alla Finanziaria, in particolare contro l’annunciato aumento dei canoni demaniali del 300%. Ecco in sintesi alcune delle posizioni assunte in Consiglio.
Gaspari (DS): Di chi è figlio questo piano? Non di FI, non di AN che hanno espresso insoddisfazione, non dei concessionari, non dei quartieri. Come si fa ad ipotizzare uno spostamento di 15 metri verso mare degli stabilimenti in una zona sottoposta a vincolo integrale dal Piano paesistico regionale come quella a sud della Rotonda di Porto d’Ascoli? Il capogruppo DS ha anche presentato un emendamento, analogo ad uno della maggioranza, per riservare alle “no profit” la possibilità di ottenere spazi per il rimessaggio di imbarcazioni sull’arenile.
Capriotti (PRC): C’è il rischio di spaccare in due la città, quella ad est della ferrovia dove si interviene e quella ad ovest lasciata nel degrado. Solo il PRG può dare un quadro d’insieme, anche se sono convinto che si ripeterà l’esperienza del piano Follis, con la parte pubblica del piano che resterà inattuata. Nessuno provi a toccare le spiagge libere.
Calvaresi (Libera): Si sacrifica la spiaggia per dare spazio ulteriore agli stabilimenti. Esiste, tra le norme, una sanatoria di fatto degli abusi compiuti sino ad oggi. Chiederò con una mozione che le norme previste per gli stabilimenti (le tettoie con chiusure laterali mobili non fanno volume, agibilità del lastrico solare) valgano per tutto il territorio cittadino.
Forlì (FI): Dall’opposizione, che al primo argomento di rilievo si divide clamorosamente, nessuna proposta utile al miglioramento della delibera.
Nico (UDC): non si poteva attendere il Piano regolatore generale, questa scelta è coerente con gli impegni, presi con il programma di mandato, di dare risposte alle mutevoli esigenze del turismo. Ora c’è un punto fermo nella discussione, attendiamo le osservazioni per migliorare il piano.
Di Francesco (Margherita): la passerella pedonale che attraversa la spiaggia è un’utopia, non sarà mai realizzata.
Galiè (AN): ha chiesto un impegno per il futuro ai partners di maggioranza per migliorare ulteriormente il progetto con emendamenti da approvare subito ed altre soluzioni da attuare con il consenso della città. Tra le proposte, allargamento delle cabine per ospitare depositi, celle frigorifere ed altre strutture a servizio degli stabilimenti, coinvolgimento degli ambulanti nella realizzazione di servizi sulle spiagge libere, piano particolareggiato d’iniziativa pubblica sugli stabilimenti “storici”, recepimento del vigente piano della pubblicità in spiaggia.
Sindaco Martinelli: quello che era possibile concedere, è stato concesso. Non sarebbe stato giusto modificare radicalmente il Piano quando il 50% degli stabilimenti è stato ammodernato e il 50% ancora no. Con il nuovo PRG sarà possibile esaminare eventuali aumenti degli indici di fabbricabilità.
Franceschini (DS): ha presentato un emendamento che prevede la possibilità di dare in concessione agli stabilimenti confinanti le spiagge libere inferiori ai 5 metri di larghezza per assicurarne la manutenzione, lasciando lo spazio per l’accesso libero.
Assessore all’urbanistica Sestri: questo non è piano che concede maggiori volumi, ma maggiori servizi. Siamo andati incontro a buona parte delle richieste dei concessionari.

9/10/2003