“E’ sorprendente come gli esponenti di Rifondazione comunista
scelgano di combattere una battaglia contro le persone più deboli
della città, quelle che noi abbiamo cercato tutelare utilizzando
al meglio i fondi per la famiglia messi a disposizione dalla Regione”.
Così l’assessore alle politiche socioeducative Nazzareno
Pompei replica alle dichiarazioni degli esponenti del partito di opposizione
circa la presunta illegittimità dei criteri individuati dal Comune
per ripartire i fondi della legge regionale n. 30 del 1998 denominata
“Interventi a favore della famiglia”.
Per l’anno 2003 la Regione ha stanziato per S. Benedetto 52.712,91
euro, somma che, pur superiore di circa il 20% di quanto erogato l’anno
precedente, è assolutamente insufficiente per dare una risposta
credibile alle esigenze di tutte le famiglie del territorio comunale che,
in base al numero di domande prevenute negli anni precedenti, chiedono
il sostegno per l’intervento più richiesto, e anche il meno
specifico, della legge 30/98, quello che va sotto la denominazione di
“superamento di disagio sociale o economico”. Non mettere
alcun vincolo avrebbe significato disperdere i fondi “a pioggia”,
distribuendo qualche decina di euro per famiglia”.
“Abbiamo pertanto fatto due scelte importanti - prosegue l’assessore
Pompei - . La prima è stata quella di integrare lo stanziamento
regionale con una quota a carico del bilancio comunale pari a circa il
35% della somma della Regione, ben oltre il minimo previsto dalla normativa
che è pari al 10%. La seconda scelta strategica è stata
quella di dare la precedenza al sostegno delle famiglie che, non hanno
beneficiato di contributi e/o servizi socio assistenziali erogati da questo
ente. Si deve considerare infatti che il Comune attua un sistema articolato
di politiche a sostegno delle famiglie che non può certo limitarsi
all’erogazione dei contributi della legge regionale 30/98, infatti
con proprie risorse eroga contributi e servizi a sostegno delle famiglie
con minori , anziani, disabili o in situazione di disagio socio-economico.
“Questa scelta – dice ancora Pompei, snocciolando i dati -
è stata premiata dall’esito dell’istruttoria delle
domande pervenute: sono in fase di spedizione i mandati di pagamento per
123 domande per il superamento del disagio familiare per un importo di
319 euro mentre 36 famiglie composte da minori con un solo genitore percepiranno
420 euro ciascuna. E ancora: le 3 domande per sostegno alle spese di affitto
per giovani coppie saranno premiate con altrettanti assegni da 800 euro.
Proprio grazie alla nostra sensibilità è stato inoltre possibile
attribuire un significativo riconoscimento alle 15 famiglie in cui sono
presenti disabili, anziani non autosufficienti o malati oncologici ma
che non usufruiscono di indennità di accompagnamento: a loro andrà
un assegno di 900 euro ciascuno per sostenere l’assistenza prestata
tra le mura domestiche. Infine saranno erogati assegni da 275 euro quali
indennità sostitutive della maternità per due donne extracomunitarie
che non lavorano e che, pur in possesso di permesso di soggiorno, non
hanno potuto chiedere l’analogo beneficio concesso dalla legge statale
alle altre donne in analoghe condizioni”.
“Questi sono i risultati di una politica – conclude Pompei
– che, razionalizzando e utilizzando al meglio le risorse pubbliche,
mira a sostenere tutte le famiglie bisognose della città”.
Cronaca/ 05-03-04
|