In questi ultimi giorni e soprattutto nella giornata di ieri, forti e
persistenti cattivi odori provenienti dagli impianti di API Raffineria
hanno interessato Falconara e in particolare i quartieri di Fiumesino
e Villanova.
Al fine di determinare l’esatta causa e dinamica dell’inconveniente,
la sua durata e conseguenze e soprattutto la tempestività e l’adeguatezza
degli interventi messi in campo dall’Azienda, sono dal tardo pomeriggio
di ieri all’opera i tecnici specializzati dei vari Servizi competenti
dell’ARPAM.
Dai primi riscontri si è trattato di un fenomeno scaturito dalla
miscelazione in un serbatoio di stoccaggio di prodotti semilavorati provenienti
dagli impianti di lavorazione del ciclo benzine (in fermata programmata)
con altri prodotti precedentemente depositati nello stesso serbatoio.
Dagli accertamenti a tutt’ora effettuati risulta che le attività
di manutenzione che sono all’origine del problema sono iniziate
nella giornata del 1 marzo e appare certo il fenomeno odorigeno si sia
manifestato anche nelle giornate precedenti, e sicuramente almeno nella
giornata del 3 marzo.
Non risulta che in conseguenza dell’evento si siano rilevati inconvenienti
di alcun tipo alle persone, ne agli addetti allo stabilimento ne alla
popolazione residente.
I funzionari dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche
sono stati informati direttamente dalla Direzione Aziendale solo nel tardo
pomeriggio della giornata di ieri 4 marzo ed hanno immediatamente attivato
il Servizio di “Pronta Reperibilità” del Dipartimento
di Ancona dell’ARPAM che poco dopo ha effettuato la prima visita
ispettiva all’impianto.
Contemporaneamente l’ARPAM ha avviato le analisi e le validazioni
tecniche dei dati di picco rilevati nella giornata di ieri dal sistema
di monitoraggio ambientale in automatico.
Con i tempi tecnici necessari l’ARPAM produrrà una specifica
dettagliata relazione sull’accaduto.
“In attesa della documentazione che permetterà una competa
e ponderata valutazione tecnica di quanto verificatosi” - ha dichiarato
l’assessore all’Ambiente Marco Amagliani – “mi
preme sottolineare da una parte la tempestività con la quale il
personale tecnico dell’ARPAM è intervenuto a seguito dell’attivazione
e nel contempo l’oggettivo ritardo con cui la segnalazione è
pervenuta dalla Direzione Aziendale alla quale abbiamo gia contestato
con una specifica nota tale circostanza.
La garanzia di una tempestiva e trasparente segnalazione a tutti gli organi
di controllo di ogni inconveniente, anche per cosi dire “minore”,
che può coinvolgere e interessare (come nel caso specifico) nella
sua possibile evoluzione la popolazione residente all’intorno dell’impianto
e la correttezza nella gestione dei flussi informativi finalizzata ad
attivare con la maggiore celerità ed efficienza possibile l’attività
istituzionale di controllo, sono infatti fondamentali per instaurare e
consolidare gli indispensabili canali di informazione e dialogo verso
le istituzioni e la popolazione.
Nei prossimi giorni, nell’ambito del coordinamento delle attività
previste dal “Protocollo d’Intesa” con l’Azienda
sarà mia cura convocare una specifica riunione tecnica finalizzata
a meglio dettagliare tali procedure.”
Cronaca - 05/03/2004
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