dalla Regione Marche.

-ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, LA REPLICA DI AMAGLIANI E MEZZOLANI ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
' Nessun disimpegno da parte della giunta regionale in materia di non autosufficienza, ma semmai la precisa e piu` volte dichiarata volonta` di spendere le risorse a disposizione in modo appropriato, cosi` come hanno invitato a fare anche le stesse organizzazioni sindacali.' Lo hanno ribadito gli assessori regionali alla Sanita`, Almerino Mezzolani e alle Politiche sociali, Marco Amagliani.

'Un allarmismo ingiustificato, quindi - proseguono gli amministratori regionali- che non considera il grande impegno per costruire un percorso virtuoso che la Regione sta portando avanti in questo delicato settore, nel totale disinteresse- non va dimenticato- del governo nazionale che non mostra alcuna intenzione di istituire il fondo nazionale per la non autosufficienza di cui si parla da qualche anno.' Le accuse di aver 'congelato' i fondi destinati all'assistenza degli anziani non autosufficienti nelle residenze sociali e socio-sanitarie non corrispondono al reale stato delle cose: i sindacati sanno bene che il percorso di riqualificazione dei posti letto nelle residenze protette, nelle modalita` indicate dal piano sanitario regionale e definito dalla lr. 20/02 , e` stato infatti avviato con uno specifico impegno di spesa che ha quantificato, per l'anno 2005 a decorrere dal novembre scorso, l'importo necessario ad ogni zona territoriale per attivare nuove convenzioni con le strutture che ospitano soggetti non autosufficienti e che intendono farsi autorizzare come Residenze protette.

' Tali accordi, e` bene rammentare - proseguono gli assessori - non prevedevano l'immediato impegno da parte della Regione della somma complessiva dei 30 milioni di euro necessari per la copertura totale del costo assistenziale dei 2.500 porti letto in RP previsti dal piano sanitario, ma solo l'impegno per l'anno 2005, pari a 10 milioni di euro, rinviando ad ulteriori accordi l'individuazione finanziaria della parte restante. E cosi` e` stato fatto. Del resto la stessa intesa tra amministrazione regionale e sindacati firmata nel 2004 parlava di 'risorse di 10 milioni vincolate'. eventuali risorse di provenienza nazionale destinate allo stesso obiettivo saranno comunque aggiuntive a quelle gia` stanziate' dalla Regione . Le 'eventuali risorse nazionali' sono purtroppo rimaste tali, anzi tagliate nelle previsioni.'

Sarebbe lungo elencare le fasi del percorso avviato. E' sufficiente ricordare la definizione dei criteri tariffari relativi alla compartecipazione alberghiera e ai criteri di esenzione; l' individuazione del percorso di concertazione per la suddivisione dei posti letto a livello di Zona; la definizione per la ripartizione dei posti letto in RSA e in RP e relativo impegno di finanziamento.

'L'estrema complessita` del processo ' spiegano Amagliani e Mezzolani- e la variegata tipologia delle strutture presenti nel territorio regionale, nate nel corso dei decenni senza una vera e propria programmazione, ha fatto si` che la definizione delle molteplici procedure fosse legata a processi di concertazione territoriale che rispettassero le priorita` locali definite dai Piani di Zona e dai Comitati dei Sindaci.' 'Il processo e` stato quindi attivato, i fondi sono a disposizione, i meccanismi di controllo individuati, la legge 20/02 sulle residenze sociali funziona, i termini di presentazione delle domande di autorizzazione non sono stati prorogati, tutti i soggetti interessati sono stati coinvolti e informati, se si vuole ancora parlare di disimpegno e` bene intendersi su tale concetto.' I finanziamenti per il sostegno delle ristrutturazioni delle residenze protette sono stati erogati dalla Regione in questi anni, utilizzando fondi propri e finanziamenti europei, e verranno erogati anche nel prossimo anno per permettere interventi strutturali. 'La presa in carico del problema della non autosufficienza- concludono gli assessori- costituisce anche un buon esempio di integrazione socio-sanitaria, tradotta nella formalizzazione di una cabina di regia socio-sanitaria delegata a controllare l'attuazione degli indirizzi regionali: un processo in atto che la Regione proseguira` fino al completamento, nelle modalita` previste dai documenti regionali, garantendo pero` il reale governo della questione senza distribuire popolari e accattivanti, ma inadeguati, finanziamenti 'a pioggia'.

-COOPERAZIONE: ACCORDO TRA REGIONE MARCHE E MINISTERO PER GLI INVESTIMENTI DI CUBA
La Giunta regionale ha preso atto dell'accordo di cooperazione tra la Regione Marche e il Ministero per gli Investimenti stranieri e la Cooperazione e economica della Repubblica di Cuba. L'accordo, siglato il 31 ottobre 2005 in occasione della visita istituzionale ad Ancona del vice ministro per gli Investimenti e la Cooperazione economica cubana Guerriero Blanco, prevede l'avvio di varie forme di cooperazione, allo scopo di agevolare gli investimenti, gli scambi commerciali, la collaborazione culturale e i progetti di cooperazione degli enti locali su temi di interesse comune. In particolare, i contraenti si impegnano a promuovere scambi di informazioni tecniche, economiche, commerciali e legali per lo sviluppo dei programmi di cooperazione.

A tale scopo, saranno organizzate giornate informative, fiere ed esposizioni in modo da far conoscere agli imprenditori delle Marche le opportunita` di allacciare rapporti commerciali con Cuba e con le imprese cubane all'estero. La Regione individuera` le aziende marchigiane interessate a collaborare con Cuba e le mettera` in contatto con il Ministero per gli Investimenti stranieri e la Cooperazione economica della Repubblica cubana. Le parti attiveranno anche procedure per l'esonero o la riduzione del pagamento di dazi, imposte e altri oneri fiscali per l'importazione e l'esportazione di prodotti commerciali.

L'intesa, di durata quinquennale, stabilisce, inoltre, l'interscambio di esperti e di tecnici, l'effettuazione di lavori di ricerca e il trasferimento di tecnologia tra istituzioni, docenti e centri di ricerca della Regione Marche e di Cuba. Un'apposita Commissione tecnica di assistenza alla cooperazione avra` il compito di adottare tutte le misure necessarie per concretizzare l'accordo e per individuare nuovi settori di cooperazione.

Il nuovo accordo si inserisce nell'ambito dei rapporti di collaborazione tra le Marche e Cuba concretizzatisi nel '98 con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Provincia cubana di Sancti Spiritus che ha coinvolto,tra gli altri, l'Universita` Politecnica delle Marche, la Sovrintendenza regionale scolastica e gli Enti locali. Nel 2004 e` stato, inoltre, individuato un progetto di tutela ambientale e valorizzazione del Parco di Caguenas.

-IL MINISTRO LUNARDI HA RISPOSTO ALL'APPELLO DEL PRESIDENTE SPACCA PER UN INCONTRO SULLA QUESTIONE DELLO SCALO DORICO
Giovedi` 12 gennaio si svolgera` l'incontro tra il presidente Spacca ed il ministro per i lavori pubblici, Pietro Lunardi, per discutere l'esclusione del porto di Ancona dai dodici impianti portuali di rilevanza nazionale, europea ed internazionale. Questo l'effetto immediato dell'iniziativa intrapresa da Spacca, che, appena appresa la notizia riguardante il porto di Ancona, ha chiesto a Lunardi di rivedere la decisione assunta, riconoscendo allo scalo dorico il ruolo che gli spetta, ricomprendendolo cioe` nella rete dei principali porti di rilevanza nazionale, europea ed internazionale. Cio`, anche alla luce della candidatura di Ancona a sede del Segretariato dell'Adriatico, riconosciuto dal ministero per gli Affari Esteri e finanziato con la Legge n. 84/01, per sostenere il processo di integrazione dell'area balcanica nell'Europa. 'La scelta di escludere lo scalo di Ancona dai dodici porti di rilevanza nazionale, europea e internazionale e` un fatto grave che penalizza ingiustamente Ancona e l'intera comunita` marchigiana', ha ribadito il Presidente che ha inviato nei giorni scorsi una nota al ministro contenente le motivazioni per una riconsiderazione della decisione adottata. 'Il porto di Ancona - ha scritto Spacca al Ministro - e` un nodo logistico strategico per il capoluogo e la rete infrastrutturale dell'intera regione. Lo scalo dorico e` lo strumento indispensabile per consentire alle Marche e all'Italia centrale di aprirsi a Est e garantire nuove opportunita` di crescita nella prospettiva dell'Europa allargata'. Il decreto legge recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione, approvato dal consiglio dei ministri il 29 dicembre scorso, ha individuato dodici impianti portuali di rilevanza nazionale, europea ed internazionale. Tra questi non e` stato compreso lo scalo dorico, di qui l'iniziativa del presidente Spacca e l'incontro di giovedi` prossimo.

-GIACCAGLIA NOMINATO NEL GRUPPO DI LAVORO ISTITUITO A PALAZZO CHIGI PER LO SVILUPPO DELLE BIOTECNOLOGIE
L'assessore regionale alle attivita` produttive, Gianni Giaccaglia, e` stato nominato componente del gruppo di lavoro, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l'attuazione delle linee guida di sviluppo delle biotecnologie. 'Questa nomina rappresenta un'importante occasione ed un riconoscimento per il nostro sistema regionale della ricerca e dell'innovazione. In questo modo potremo partecipare attivamente alla predisposizione delle soluzioni applicative piu` idonee per l'implementazione delle linee guida predisposte dal Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie'. Cosi` Giaccaglia, commentando l'istituzione del gruppo di lavoro che dovra` occuparsi del coordinamento, armonizzazione e integrazione dei programmi, iniziative ed attivita` di Ministeri, Enti ed organismi pubblici e privati operanti nel settore. 'Questo riconoscimento, che viene direttamente da Palazzo Chigi ' ha sottolineato Giaccaglia ' e` un fatto molto positivo in quanto nel gruppo di lavoro, presieduto dal presidente del Comitato nazionale per le biotecnologie, prof. Leonardo Santi, fanno parte esperti, dirigenti e docenti universitari provenienti da varie organizzazioni, tutte comunque attive nel settore biotecnologico'.

Cronaca e Attualità, 2006-01-04