dalla Regione Marche.
-La Giunta regionale a Capodarco
Approvato il bilancio di previsione 2006, senza tagli al sociale.
(CAPODARCO DI FERMO ) - La Giunta regionale ha approvato il bilancio di previsione
2006, che verrà ora invito al Consiglio regionale per la definitiva
adozione. Il provvedimento è stato assunto oggi, nel corso della seduta
settimanale dell’esecutivo, che ha preceduto, a Capodarco di Fermo,
l’incontro con la Comunità diretta da don Vinicio Albanesi. Il
bilancio, come sottolineato dal presidente Gian Mario Spacca, prevede tagli
dal 12 al 17 per cento nei vari capitoli, eccetto quelli relativi al sociale.
“Credo sia significativo – ha sottolineato Spacca, nel corso della
conferenza stampa conclusiva - che proprio qui, a Capodarco, sia stata assunta
questa decisione. Il bilancio regionale di previsione 2006 sancisce un impegno
forte sulla sicurezza sociale, lasciando inalterate, nonostante la drammatica
congiuntura finanziaria nazionale, le risorse previste nel 2005, a disposizione
della nostra comunità, pari a 33 milioni di euro”. Secondo il
presidente, però, “questo non basta. Occorre spendere meglio
le risorse, di quanto fatto in passato, tenendo in considerazione le reali
esigenze dei cittadini e, quindi, integrando maggiormente l’offerta
di coloro che intervengono su queste materie”.
Quella della “creatività” della spesa sociale è
stata una richiesta venuta dalla Comunità di Capodarco. Creatività
intesa come flessibilità a una domanda sociale in continua e rapida
evoluzione, che non può essere governata con strumenti di spesa rigidi.
Consiglio di amministrazione, operatori e ospiti hanno incontrato la Giunta
ed esposto i loro problemi. In primo luogo, il potenziamento della riabilitazione,
il riconoscimento della rete di famiglie affidatarie, una rivisitazione della
legge regionale 20/2002 (potenziando gli interventi organizzativi, rispetto
a quelli strutturali). La Comunità ha anche chiesto un aiuto per un
centro operativo in Albania e auspicato l’apertura di due nuove strutture:
una per i ragazzi psichiatrici, l’altra per quelli autistici. Positiva
è stata la risposta della Regione, che ha mostrato interesse alle sollecitazioni
venute da Capodarco. “Nel momento in cui Europa e governo nazionale
tagliano le risorse agli Enti locali e alle Regioni – ha detto Spacca
- l’unica strada che abbiamo per mantenere inalterata il livello della
risposta ai nostri cittadini, in tutti i campi, è la qualificazione
degli interventi che devono corrispondere ai bisogni reali della comunità”.
Positivo anche il giudizio di don Vinicio, che alla stampa ha esternato la
propria soddisfazione, “soprattutto per la prospettiva che ci siamo
dati, cioè quella dei gestire con fantasia ed efficacia i problemi
della nostra regione”, senza farsi condizionare dalle procedure e dai
tempi della burocrazia.
-NELLE MARCHE UNA BADANTE OGNI DUE ANZIANI ASSISTITI;ASCOLI:"UN
FENOMENO RILEVANTE DA INQUADRARE NEL SISTEMA DEL WELFARE PUBBLICO"
Presentata in Regione la ricerca sul mercato straniero dell'assistenza familiare
nelle Marche. In base all'indagine, condotta dall'ARMAL, Agenzia Regionale
Marche Lavoro, il numero dei lavoratori stranieri che svolgono attivita` di
cura e di assistenza a domicilio e` stimato intorno alle 13-14mila unita`,
di cui il 90 per cento, pari a un lavoratore ogni due anziani assistiti, si
occupa di persone di eta` avanzata non autosufficienti. Un fenomeno rilevante,
anche se meno diffuso rispetto alla media nazionale, che coinvolge un numero
di anziani nettamente superiore a quello che si avvale del sistema pubblico
di assistenza domiciliare integrata (Adi) e dei servizi domiciliari. 'L'obiettivo
della ricerca ' ha spiegato Ugo Ascoli, assessore regionale alla formazione
e al lavoro ' e` controllare questa forma di welfare privato, un fenomeno
letteralmente esploso negli ultimi anni ma ancora poco regolato dalle politiche
pubbliche, inquadrandolo nel sistema pubblico di welfare'. Tre le ipotesi
allo studio: evitare il ricorso al lavoro sommerso erogando assegni di servizio
alle famiglie, qualificare l'offerta assistenziale con corsi di formazione
di durata limitata, agevolare l'incontro tra domanda e offerta con l'apertura
di sportelli, punti di ascolto e di accoglienza.
Ma secondo Ascoli, tutto questo non basta: la drastica riduzione di 13 milioni di euro, pari al 50 per cento del totale delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, creera` problemi pesanti ai Comuni, con la prevedibile chiusura dei servizi o l'aumento dei costi di assistenza. Per questo, la Giunta regionale ha deciso di tagliare dal 12 al 17 per cento tutti i capitoli di spesa del bilancio di previsione del 2006, lasciando pero` intatte le risorse finanziarie a favore dei servizi sociali. Una scelta importante alla quale si deve pero` accompagnare una migliore capacita` di utilizzo dei fondi, per poter far fronte - ha sottolineato - alla drammatica crisi del welfare e ad una domanda sempre piu` onerosa di assistenza'.
La ricerca ' ha spiegato il responsabile Emmanuele Pavolini del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Universita` Politecnica delle Marche ' e` il frutto di un lavoro iniziato un anno fa e si basa su interviste a testimoni, questionari inviati a 600 lavoratori stranieri e focus group con i familiari degli assistiti. Nella stragrande maggioranza dei casi, il lavoratore a domicilio e` di sesso femminile,di eta` media di 39 anni, coniugato, con precedenti esperienze di lavoro nella paese di origine, un livello di istruzione medio-alto, per il 62 per cento proviene dai paesi del Centro-Est dell'Europa. Dall'inchiesta emergono altri dati interessanti: il 70 per cento e` soddisfatto del lavoro svolto, tre su quattro intrattengono buoni rapporti con gli assistiti, quasi due su tre convivono nell'abitazione dell'anziano. Ma il 43 per cento e` privo di un regolare contratto di lavoro, spesso per la mancata volonta` degli assistiti di metterli in regola; uno su quattro e` senza permesso di soggiorno ' dato molto significativo a due anni dall'entrata in vigore della legge Bossi - Fini sulla regolarizzazione degli stranieri. Il reddito netto percepito e` di 700 euro al mese, il carico di lavoro giornaliero, spesso superiore alle 8 ore, e` particolarmente pesante, tanto che una badante su due vorrebbe trovare un altro lavoro. 'Questo significa ' ha rilevato Pavolini - che siamo in presenza di una specie di servitu`'. Sul piano geografico la maggior parte dell'esercito delle badanti e` in provincia di Pesaro 'Urbino, quella minore in provincia di Ancona. Altro dato significativo e` l'aumento, negli ultimi due anni, del numero di italiani che chiedono di svolgere assistenza a domicilio.
-LANG: "RIPARTIRE DALLA CULTURA" ;SOLARI:"MARCHE
LABORATORIO D``EUROPA"
'In una societa` schiava del mercato, dove prevalgono l'individualismo e l'egoismo,
la scuola deve rappresentare un contropotere, una sorta di resistenza morale
e culturale'. Cosi` Jack Lang, ex ministro della cultura e dell'educazione
in Francia nel governo presieduto da Francoise Mitterand, alla conferenza-dibattito
di Ancona; un'iniziativa promossa da Giampiero Solari, assessore regionale
alla cultura, come ideale chiusura del convegno di novembre sulla valorizzazione
dei beni e delle attivita` culturali delle Marche. Per Lang, 'quel che minaccia
di piu` la civilta` e` la privatizzazione, la commercializzazione del cuore
e dello spirito'; per fronteggiare il rischio, occorre aprirsi all'Europa
della cultura, sottraendosi alle deriva delle politiche ultraliberali e di
mercato. 'La conoscenza ' ha insistito Lang - non deve essere mercanteggiata,
ma e` il mercato che deve tener conto della conoscenza: su questo non e` possibile
scendere a compromessi'.
Per circa tre ore, l'ex ministro, che nel referendum di maggio si e` schierato a favore del progetto di Costituzione europea, ha risposto alle domande di amministratori e di operatori della cultura: dalla riduzione dei finanziamenti per la cultura ' 'una scelta scioccante che va contro il futuro dell'Europa'- alla formazione scolastica - che deve essere 'piu` solida, per risvegliare gli animi e l'intelletto'- al primato della cultura, dell'arte e della conoscenza scientifica - 'l'unica risposta per impedire la volgarizzazione e l'impoverimento culturale dei cittadini - alla formazione universitaria - 'troppo astratta e generalista'- all'importanza dello studio della storia - 'non si fa cultura, se si fa tabula rasa del passato'. Stroncante i giudizi su Berlusconi: 'Credo che abbia fatto del male alla cultura italiana ed europea; e su Craxi: 'Il suo grande errore e` stato la privatizzazione delle televisioni che ha ucciso la cultura e il cinema italiano'. Lang si e` soffermato particolarmente sui giovani, 'esclusi dalla societa` e sempre e` piu` scontenti', sulla necessita` di un forte impegno politico e sociale: 'Bisogna essere piu` combattivi, fare piu` paura agli uomini di potere: ne va del nostro immaginario collettivo; io per esempio sono arrabbiato e la rabbia e` gia` l'inizio di un'azione'. Infine, non ha nascosto la sua ammirazione per Urbino, 'citta` dell'eleganza e della raffinatezza, gioiello dell'architettura mondiale e sede di una delle piu` antiche Universita` d'Europa.
'L'intervento di Jack Lang, tra i politici che piu` si sono battuti per creare l'Europa della cultura, si e` rivelato prezioso ' ha commentato l'assessore Solari ' per rilanciare il sistema della cultura, tenere alto il livello del dibattito uscendo dalle secche del localismo, e per realizzare l'obiettivo ambizioso di fare delle Marche, regione ricca di teatri, musei e festival musicali, un vero e proprio laboratorio della cultura a livello nazionale ed europeo'.
-SOLARI: "VOLARE ALTO PER NON CADERE NEL LOCALISMO"
Sono molti, e tutti di rilievo, i punti in comune tra la politica culturale
del governo regionale e le considerazioni svolte dall'ex assessore alla cultura
e all'educazione del governo francese Jack Lang alla conferenza dialogo di
Ancona. Innanzitutto la necessita` di un rilancio della cultura non solo come
'motore di sviluppo economico', ma anche e soprattutto come fattore di crescita
personale e collettiva. 'Un'esigenza ancor piu` fortemente sentita in tempi
di confusione ' ha rilevato Solari ' che rendono oggettivamente piu` difficili
le scelte da fare'. La cultura - hanno ribadito entrambi ' non e` un fatto
effimero, ne` puo` essere abbandonata alle logiche del profitto del mercato.
Di qui la necessita` di investire risorse finanziarie e umane nella cultura,
come recentemente sottolineato dal presidente della Repubblica Azeglio Ciampi,
e il forte richiamo al mondo della scuola, affinche` contrasti il diffondersi
di una visione effimera del bene e dell'attivita` culturali. 'Dobbiamo investire
molto nella cultura - non si e` stancato di sottolineare Lang, rispondendo
alle numerose domande di amministratori, politici e operatori del settore
convenuti al teatro delle Muse di Ancona - se vogliamo che la merce non prenda
il sopravvento'. Ma non basta. Lang e Solari convengono anche sulla necessita`
di un potenziamento del ruolo delle istituzioni pubbliche, a cominciare dalla
scuola, una specie di 'linea Maginot' contro il dilagare della barbarie e
della volgarita`. Per questo, entrambi puntano molto sul ruolo degli educatori,
nella convinzione che la cultura non debba essere piu` la Cenerentola dei
bilanci dei governi regionale nazionali ed europei, ma un settore centrale
da finanziare, insieme al teatro, al cinema, all'arte, e compatibilmente con
le difficolta` economiche, con maggiori risorse finanziarie. Altro punto importante
e` l'attenzione verso i giovani che - non e` retorica, ma convinzione profonda
- rappresentano il futuro della regione e dell'Europa. E proprio la casa comune
dell'Europa e` un altro dei punti forza sui quali entrambi insistono molto
per far si` che si trovino soluzioni concordate e solidali per far fronte
ai problemi legati alla globalizzazione e alle ricadute pericolose nel localismo
e nel provincialismo; non per niente Lang e` stato ed e` uno dei piu` convinti
sostenitori del si` alla Costituzione europea, e non per niente le Marche,forti
di una notevole offerta culturale - 74 teatri storici, oltre 260 musei, il
numero piu` alto rispetto alla popolazione e al territorio, festival di risonanza
mondiale, come il Rossini opera festival, solo per citarne alcuni - si battono
per far parte integrante di un progetto culturale di respiro europeo. 'ecco
perche` ' conclude Solari - e` necessario innalzare il livello del dibattito,
uscire dagli schemi del passato, confrontarsi con personaggi come Lang che
piu` hanno contribuito alla costruzione di un'Europa della cultura'.
-EUROSTAR, LA REGIONE MARCHE PROTESTA PER GLI "ANCONA-ROMA"
'La Regione Marche stigmatizza la scelta del gestore Trenitalia di abolire
una coppia di treni Eurostar Ancona-Roma fino ad aprile 2006. Trattasi di
un'iniziativa assurda e incredibile nel periodo natalizio, quindi di massima
affluenza e utilizzo dei treni'. E` quanto scrive l'assessore regionale ai
Trasporti, Pietro Marcolini, nel telegramma inviato oggi al ministro per le
Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, al presidente di Trenitalia, Elio
Catania e all'amministratore delegato di Trenitalia, Roberto Testore, per
protestare contro la penalizzazione del servizio nelle Marche. 'Del tutto
ingiustificata appare la motivazione di mancanza di carrozze, dal momento
che i treni utilizzati sulla tratta non hanno avuto, nelle Marche, problemi
di manutenzione. Quindi si tratta di uno spostamento inaccettabile del materiale
rotabile su altre tratte, come gia` avvenne mesi fa con i locomotori inviati
in Lombardia. Chiedo pertanto l'immediato ripristino di tutte le corse Eurostar
sulla linea Ancona-Roma previste dal Contratto di servizio, riservandosi,
in caso contrario, di tutelare anche legalmente il diritto di mobilita` dei
cittadini marchigiani'.
-INCENTIVI ALLE IMPRESE AGRICOLE - IN ARRIVO PAGAMENTI PER CIRCA
4,2 MILIONI DI EURO.
L'Assessore regionale all'agricoltura, Paolo Petrini, ha annunciato che ulteriori
risorse, per quasi 4,2 milioni di euro, verranno pagate dall' agenzia per
le erogazioni in agricoltura (Agea). Le agevolazioni riguardano le cosiddette
misure 'Agroambientali' del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) e gli interventi
volti a sostenere gli agricoltori delle zone svantaggiate e montane. Questo
e` quanto e` emerso da un incontro tenutosi a Roma tra il direttore generale
Agea e la dirigente del servizio agricoltura della Regione. Grazie a questo
intervento ulteriori 923 aziende agricole verranno finanziate, andando ad
aggiungersi alle 2.429 gia` soddisfatte. In tal modo le agevolazioni totali
erogate ammonteranno a circa 13,2 milioni di euro. 'In merito alle domande
ad oggi ancora sospese - precisa l'Assessore Petrini - gli agricoltori non
rischiano di perdere alcun contributo, in quanto i premi verranno pagati non
appena ultimate le istruttorie e sanate le anomalie particellari ed anagrafiche
rilevate da Agea'. L'Assessore infine conclude dicendo 'in questi giorni,
sia le strutture regionali che i centri autorizzati di assistenza agricola,
sono attivi per correggere le anomalie segnalate e giungere il prima possibile
al nuovo invio di elenchi di pagamento ad Agea'.
-FONDI EUROPEI 2007/13 E SCELTE REGIONALI.
Risorse concentrate sugli interventi indispensabili per lo sviluppo del territorio
e un utilizzo integrato delle disponibilita` finanziarie. Sono le due priorita`
indicate dalla Regione Marche nel Documento strategico preliminare, approvato
dalla Giunta e trasmesso al ministero dell'Economia e delle Finanze. Il documento
servira` per avviare il confronto con le autorita` nazionali sui fondi della
politica di coesione europea 2007/13, compresi il Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse). Ciascun Stato dovra` predisporre
un proprio Quadro strategico nazionale che, in stretto rapporto con le Regioni,
indichera` le scelte per conseguire le finalita` segnalate dall'Unione europea
sui temi della 'convergenza', 'competitivita` e occupazione', 'cooperazione
territoriale', disciplinati ' dal 2000 al 2006 ' dai vecchi Obiettivi 1 '
2 ' 3. Il documento della Regione e` stato confrontato con le autonomie locali
e le categorie socioeconomiche, e presentato in sesta Commissione consiliare.
Come sottolinea l'assessore alle Politiche Comunitarie, Paolo Petrini, tratta
i temi dell'innovazione, delle specificita` territoriali (urbana, zone rurali
e dipendenti dalla pesca, zone svantaggiate), le priorita` occupazionali (insieme
a quelle relative alle risorse umane e all'inclusione sociale), la cooperazione
internazionale. Attenzione viene dedicata anche ai temi dell'ambiente e della
prevenzione dei rischi, ai trasporti e alle telecomunicazioni.
Cronaca e Attualità, 2005-12-20