dalla Coldiretti.

-“INQUINAMENTO DEL CHIENTI, LE IMPRESE AGRICOLE SONO STUFE DI PAGARE PER I DANNI CAUSATI DA ALTRI”
COLDIRETTI CHIEDE UN IMPEGNO ALLE ISTITUZIONI
“E’ assurdo che le imprese agricole debbano pagare di tasca propria per l’inquinamento causati da altri, senza poi nemmeno essere consultate dalle istituzioni quando si tratta di decidere sul futuro del Chienti”.
A denunciarlo è il presidente di Coldiretti Macerata, Luciano Fuselli, in merito al risanamento del fiume di cui si parlerà tra l’altro venerdì in consiglio provinciale. Una vicenda nata due anni fa, quando in seguito a delle rilevazioni Arpam si scoprì che l’area del basso bacino del Chienti era inquinata da sostanze derivanti dalle imprese calzaturiere della zona. Il Ministero fece perimetrare l’area, in attesa di procedere al piano di classificazione e ai lavori di risanamento. “Lavori mai partiti – continua Fuselli – mentre i cinque Comuni dell’area hanno emesso ordinanze restrittive sull’utilizzo dell’acqua dei pozzi sia per uso domestico che irriguo”. L’amministrazione di Montecosaro ha anche previsto una deroga, ma a patto che il proprietario del pozzo attesti il buono stato delle acque, tramite un’analisi Arpam. Analisi ovviamente a spese dell’impresa agricola. “Insomma, se le aziende vogliono irrigare le proprie colture devono pagare i costi di un inquinamento causato da altri – conclude il direttore di Coldiretti Macerata, Luigi Masnari -. Quando però si tratta di decidere sul risanamento, le istituzioni ritengono normale non coinvolgere nella fase di concertazione le imprese agricole, per le quali la risorsa acqua è basilare per continuare la propria attività. E se decidessero di chiedere i danni?”
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-MAURO GABRIELLI NUOVO DIRETTORE DI COLDIRETTI ANCONA
“BISOGNA PUNTARE SULLA DIFFERENZIAZIONE PRODUTTIVA PER RILANCIARE LE IMPRESE AGRICOLE DELLA PROVINCIA”
Cambio al vertice alla Coldiretti Ancona. Mauro Gabrielli, 49 anni, modenese, è il nuovo direttore della federazione provinciale. Prende il posto di Stefano Orsi, passato alla guida della Coldiretti Pesaro Urbino. "Siamo all’avvio della seconda fase del progetto di rigenerazione - ha spiegato Gabrielli -, con l’esigenza di dare concretezza ai tanti strumenti politici ottenuti. Inizia una mobilitazione dell’intera struttura e della base sociale che ci vedrà impegnati in iniziative verso le imprese associate e i consumatori, con petizioni e proposte di legge di iniziativa popolare, ma anche in un costante dialogo con la filiera e la P.A.. Tanti saranno i settori di intervento, dai prezzi al rapporto con le altre componenti della filiera, dalla fiscalità alla valorizzazione e alla commercializzazione dei prodotti regionali, alla promozione delle colture energetiche. Il tutto per guidare l'agricoltura provinciale attraverso i cambiamenti che il mercato e la riforma della Pac stanno generando, aiutando e indirizzando le aziende a differenziare le loro produzioni e quindi a cogliere tutte le opportunità per fare reddito, precondizione per continuare a fare impresa”. Gabrielli ha infine ringraziato l’amico Stefano Orsi per la dedizione e l’attaccamento profusi durante il suo mandato.
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Cronaca e Attualità, 2005-12-13