Entra nel vivo l’attuazione del progetto promosso
dal ministero dell’Ambiente per la sperimentazione di sistemi
per combattere l’inquinamento acustico e elettromagnetico che
vede la città di S. Benedetto tra i 3 soggetti pilota a livello
nazionale.
Nel nuovo incontro del gruppo di lavoro tenutosi stamane in Comune per
definire le azioni da compiere erano presenti, oltre al dr. Nazzareno
Penna, dirigente del Ministero e responsabile del gruppo, altri funzionari
ministeriali, rappresentanti di RFI (Ferrovie), ANAS e Autostrade spa.
“La prima notizia – annuncia l’assessore comunale
all’ambiente Ruggero Latini, referente comunale del progetto -
è che, subito dopo le festività natalizie, partirà
il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche e acustiche in alcune
abitazioni particolarmente esposte a tale fenomeno e ubicate nell’area
dell’elettrodotto di via Bianchi, lungo la linea ferroviaria,
la Statale Adriatica e il tracciato autostradale. Le famiglie interessate
hanno già ricevuto la lettera del Sindaco con la richiesta di
consentire l’accesso ai tecnici dell’APAT, l’agenzia
nazionale di protezione ambientale che effettuerà le misurazioni”.
“Durante l’incontro odierno – aggiunge l’assessore
ai lavori pubblici Giovanni Poli – i rappresentanti di Autostrade
hanno esposto le caratteristiche di un prodotto a base di biossido di
titanio che, mescolato con i normali materiali di rivestimento ha la
proprietà di facilitare la caduta al suolo degli elementi inquinanti
che sarebbero così facilmente eliminabili. Questa soluzione viene
già sperimentata a Roma per il rifacimento di intonaci di monumenti
e potrebbe essere una delle soluzioni da adottare anche da noi per gli
asfalti autostradali”.
“Presto - aggiunge ancora Latini – ci sarà un incontro
a Roma tra Ministero e Ferrovie in cui saranno individuate le priorità
nazionali per gli interventi di abbattimento delle emissioni acustiche.
Grazie al progetto di cui siamo protagonisti, S. Benedetto dovrebbe
essere inserita tra le priorità e ciò ci consentirebbe
di veder attuate sul nostro territorio le misure antirumore (barriere,
vegetazione, infissi) senza alcun costo per il bilancio comunale”.
Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e
di Lavoro, 2003-12-03