Il 2 ottobre 2003 il Consiglio dei Ministri ha approvato
uno schema di decreto che stabilisce "le norme per il contenimento
e la prevenzione dell'inquinamento acustico provocato dal traffico veicolare".
Anche se in netto ritardo, il provvedimento ( che avrebbe dovuto essere
emanato entro il 30 dic 1996) viene emanato in attuazione dei regolamenti
di esecuzione previsti dall'art. 11 della "Legge quadro sull'inquinamento
acustico" 447/1995. Era previsto, infatti, che dovevano essere emanati
regolamenti di esecuzione, distinti per sorgente sonora avente origine
dal traffico veicolare, ferroviario, marittimo ed aereo, autodromi, piste
motoristiche, natanti, imbarcazioni, localizzazioni aereoportuali, avvalendosi
anche del contributo tecnico-scientifico degli enti gestori dei suddetti
servizi. Ora questo provvedimento, a lungo atteso, detta novità
rilevanti prevedendo tra l'altro:
- l'obbligo di revisione degli autoveicoli al fine di verificare il livello
delle emissioni acustiche;
- l'adozione di opere per abbattere l'inquinamento acustico;
- l'adozione di "fasce di pertinenza" che delimitino le infrastrutture
stradali.
I regolamenti per la prevenzione e il contenimento acustico devono essere
armonizzati con le direttive europeee recepite dallo Stato italiano. Dopo
la DGRM 896/2003 ("criteri e linnee guida per la tutela dell'ambiente
esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico nella Regione
Marche" secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 14/11/2001
n.28, artt.5, 12, 20) che detta i criteri per - la classificazione e la
caratterizzazione acustica dei territori comunali - la redazione dei piani
di risanamento acustico comunali - la redazione dei piani di risanamento
volontario delle imprese - la redazione dei piani di risanamento delle
infrastrutture di trasporto di interesse regionale e locale, ben venga
al pià presto anche questo DPR per la tutela ambientale collettiva
ed individuale.
Pietro Lucadei
Prevenzione ambientale, rumore - 17 ott 2003, ore 14.15
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